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Pressione bassa in gravidanza: cause e rimedi
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Pressione bassa in gravidanza: cause e rimedi

Scopri cosa fare quando si soffre di pressione bassa in gravidanza. Individua sintomi, rischi e rimedi per alzarla e stare meglio.

Silvia Chiafele
Silvia Chiafele
Pubblicato il: 5/1/2023
4 min.
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La dolce attesa svela lati bellissimi e nasconde piccoli malesseri, come la pressione bassa. Scopriamo i dettagli di questa condizione, che tende a manifestarsi quando si aspetta un bambino, e cosa prendere in caso di ipotensione.

Da cosa deriva il calo di pressione in gravidanza

Perché quando si è incinta capita di avere improvvisi cali di pressione? Non si tratta di un fatto anomalo, bensì di cause fisiologiche legate alla variazione ormonale, ai cambiamenti di circolazione e alla pressione sanguigna.

A questi fattori, si aggiungono altri sintomi della gravidanza che incentivano la stanchezza (primo sintomo riconoscibile del calo di pressione), come il nervosismo, lo stress, i problemi di insonnia in gravidanza e lo stile di vita che inevitabilmente cambia.

L’abbassamento della pressione avviene più di frequente tra il primo e il secondo trimestre, quando cioè il sangue affluisce verso l’utero per favorire lo sviluppo sano del feto.

In questa fase, poi, l’ormone progesterone rilassa le pareti dei vasi sanguigni e permette al sangue di scorrere senza ostacoli. Questa vasodilatazione periferica provoca in alcune donne un notevole abbassamento della pressione; tuttavia, è un passaggio indispensabile per la corretta crescita del bambino.

Quali sono i sintomi del calo di pressione

I principali sintomi dell’ipotensione in gravidanza sono:

  • Vertigini e possibili svenimenti
  • Stato confusionale e difficoltà a concentrarsi
  • Nausea
  • Vista offuscata
  • Fiato corto
  • Ronzio alle orecchie
  • Pelle pallida e sudori freddi
  • Aumento del senso di sete
  • Fatica e stanchezza, aggravate da sindrome da gambe stanche e pesanti
  • Irritabilità

Alcuni di questi sintomi sono comuni ad altre patologie o disturbi, perciò è fondamentale misurare di frequente la pressione arteriosa per confermare che si tratti di ipotensione.

A tal proposito, i valori inferiori che rivelano lo stato di ipotensione si aggirano sui 90/60 mmHg, numeri che possono scendere fino ai 60/40 mmHg. Tieni a mente che la pressione normale ha valori di 120/80 mmHg.

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Ci sono rischi per il bambino?

Di solito, la pressione bassa in gravidanza non ha particolari rischi per il feto o per la salute della madre; è però necessario saper riconoscere il problema in modo da prestare maggiore attenzione durante le normali attività quotidiane.

Ad esempio, il rischio più concreto riguarda lo svenimento: con la caduta, infatti, si potrebbero causare danni agli organi interni e al bambino stesso. Ma al di là di questa possibilità, gli studi escludono una correlazione diretta tra ipotensione e morte perinatale.

Allora, quando preoccuparsi per la pressione bassa in gravidanza? Quando insieme ai tipici sintomi dell’ipotensione, si verificano anche dolori al torace, intorpidimento, debolezza su un lato. L’associazione di più sintomi, potrebbe infatti nascondere problematiche più complesse.

In caso di dubbi o altre anomalie, è in ogni caso consigliabile chiedere il parere del proprio medico.

Guida ai rimedi contro la pressione bassa in gravidanza

Com’è noto, non vi è un vero e proprio trattamento per la pressione bassa, a differenza di quella alta. Tuttavia, la donna incinta che soffre di ipotensione può seguire degli accorgimenti specifici per migliorare la propria quotidianità.

Ecco la guida ai rimedi per affrontare la pressione bassa in gravidanza.

Alimentazione

Cosa mangiare in caso di pressione bassa se si è pure in dolce attesa? Oltre al suggerimento di fare piccoli pasti durante il giorno, piuttosto che pochi e abbondanti, gli esperti suggeriscono di seguire una dieta ricca di nutrienti e variegata.

Più nello specifico, la dieta corretta in gravidanza prevede il giusto apporto di vitamine, come:

  • Vitamina C. Gli alimenti con vitamina C come kiwi, agrumi e fragole, spinaci, lattuga e carciofi, influenzano in maniera positiva l’andamento della pressione arteriosa.
  • Vitamine del gruppo B e in particolare la vitamina B12 aiutano a stabilizzare i valori di pressione. Si trovano nella carne, nel pesce, nelle uova e nei prodotti caseari.

E di minerali:

  • Ferro. Una sua carenza può provocare maggiore astenia e debolezza.
  • Magnesio. È un minerale indispensabile per molte funzioni, inclusa quella di controllare i valori della pressione. Scopri gli alimenti ricchi di magnesio nel nostro articolo dedicato!
  • Potassio, uno dei nutrienti principali per il controllo della pressione e della dilatazione dei vasi sanguigni. Si trova nella frutta (banane, melone) e nella verdura (pomodori, lattuga, patate).

Da non dimenticare per una dieta completa, anche l’assunzione di carboidrati e proteine: i primi forniscono zuccheri ed energia; le seconde prevengono l’ipotensione.

Dopo aver chiesto il parere del proprio medico, è possibile aumentare l’apporto di sale, in modo da alzare la pressione bassa naturalmente. In alternativa, si può mangiare più liquirizia che grazie al suo principio attivo (la glicirizzina) è un rimedio naturale per alzare la pressione bassa, e cioccolato fondente.

Integrazione alimentare

Per combattere la pressione bassa in gravidanza il ginecologo o il medico può consigliare l’assunzione di integratori alimentari ricchi di vitamine, minerali e folati.

Un supporto completo lo trovi in V / Essential Donna 20+, il multivitaminico studiato per sostenere la fertilità femminile in tutti i suoi aspetti, dal ciclo mestruale al periodo di gestazione.

Grazie alla formula arricchita di sali minerali come il ferro e il magnesio per la gravidanza, VitaVi propone in caso di pressione bassa l’integratore donna per donne dai 20 annni in su, che, con i suoi nutrienti mirati, favorisce il passaggio degli zuccheri ad energia per contrastare la stanchezza, e tiene a bada i livelli pressori.

Le vitamine come la C e la B6, contenute al suo interno, alleviano il senso di stanchezza e unite all’azione dell’acido folico in gravidanza favoriscono la sintesi dell’emoglobina, la proteina del sangue.

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Idratazione

Bere è fondamentale per chiunque. A maggior ragione, se ci si trova in dolce attesa, rimanere idratate aiuta a prevenire i casi di nausea e vomito. Oltre all’acqua, si possono bere tisane calde che riequilibrano lo stomaco e il benessere generale.

Riposo

Dormire bene e riposare durante il giorno sono tra i rimedi principali contro la pressione bassa in gravidanza. È importante ricordare, a questo proposito, di non alzarsi di scatto e di sedersi spesso durante la giornata se si avvertono capogiri, in modo da regolarizzare la respirazione e di evitare il ristagno del sangue negli arti inferiori per via della gravità.

Inoltre, sdraiarsi sul fianco sinistro favorisce il flusso sanguigno verso il cuore, ristabilendo la corretta circolazione corporea e quella del feto. È preferibile evitare, invece, la posizione supina, in quanto il peso dell’utero potrebbe portare all’occlusione di alcuni vasi sanguigni.

Ricordiamo che fare sport è importante per la stabilizzazione della pressione, ma è bene non svolgere esercizi troppo intensi e comunque riposare a dovere dopo averli eseguiti.

Temperature elevate

Per le donne in gravidanza è bene fare attenzione ai bagni troppo caldi e agli ambienti con temperature alte, che possono peggiorare il disturbo. Il calore infatti, provoca la vasodilatazione periferica e il flusso di sangue verso gli arti inferiori.

Ci auguriamo che questa breve guida abbia chiarito i dubbi sulla pressione bassa in gravidanza e sui suoi ipotetici rischi e che abbia fornito soluzioni ideali per fronteggiare il disturbo.

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